Pilates
I benefici che derivano dalla pratica costante di questo allenamento di ginnastica sono innumerevoli.
Il metodo Pilates punta ad armonizzare corpo e mente, crea fluidità del movimento insieme con una corretta respirazione, concentrazione, quindi coordinamento fisico e mentale; porta alla correzione della postura attraverso il rafforzamento di tutti i muscoli della parte centrale del corpo, aumentandone il tono, l’elasticità e quindi la resistenza, ma senza incidere sulla massa, evitando lo spiacevole effetto “ culturista”, e donando un aspetto armonico e sano.
Non ci sono controindicazioni, lo possono fare le donne durante e dopo la gravidanza, persone anziane che vogliono ritrovare l’elasticità del corpo e la giovinezza della mente, uomini e donne che a causa del lavoro stanno molte ore dietro ad una scrivania, sportivi, professionisti, studenti.
Poco movimento ben programmato ed eseguito con precisione in una sequenza bilanciata, ha lo stesso valore di ore di contorsioni forzate e fatte in modo approssimativo
J. H. Pilates
Il programma Polestar® Pilates è un innovativo sistema di allenamento che cura la sicurezza del movimento, migliora la postura, la mobilità delle articolazioni, modella e rassoda; la scelta progressiva e specifica degli esercizi, con l’ausilio di diversi attrezzi, il Flex ring, le molle, il Foam Roller, la Fitball, l’ Allegro Reformer, che danno resistenza o assistenza al movimento, ti darà la sensazione di avere un corpo nuovo.
In dieci lezioni sentirai la differenza, in venti lezioni vedrai la differenza, in trenta lezioni avrai un corpo nuovo
J. H. Pilates
Joseph Hubertus Pilates
Nacque nel 1880 in Germania, nei pressi di Düsseldorf.
Egli inizialmente era un ragazzo di struttura fisica piuttosto gracile. Preoccupato dalla possibilità di contrarre la tbc, si dedicò duramente alla pratica della ginnastica artistica, della boxe dello sci e di altre discipline sportive.
Nel 1912 si trasferì in Inghilterra dove intraprese la carriera di istruttore di autodifesa per la scuola di polizia locale.
Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale, J.H.Pilates fu internato per un anno nel Lancaster assieme ad altri connazionali. Durante questo periodo non si perse d’animo e ideò, per lui e i suoi compagni di prigionia, uno specifico tipo di allenamento per migliorare la loro salute fisica e mentale; ebbe così modo di vantarsi quando nel 1918 un’ influenza epidemica uccise migliaia di inglesi ma nessuno di coloro che si sottopose al suo training fisico contrasse l’influenza assassina.
Più tardi venne trasferito sull’ Isola di Man dove trovò una realtà completamente differente da quella che aveva precedentemente vissuto nel Lancaster: soldati reduci dalla battaglia menomati dalle ferite, allettati dalle malattie, immobilizzati da tempo. Decise così di darsi da fare a costruire macchinari che potessero servire alla riabilitazione di quelle persone.
Tornò in Germania nei primi anni Venti e continuò ad ideare attrezzature per la rieducazione, di cui alcune sono ancora in uso tutt’ oggi.
Al di là del suo impegno creativo, la sua professione lo portò ad Amburgo a lavorare per la polizia locale come addestratore fisico delle reclute e dell’ intero corpo di polizia. In questo periodo conobbe Rudolph von Laban, ideatore della Labanotation (una delle forme di registrazione scritta di balletto più rinomate nel mondo), il quale incorporò parte del lavoro di J.H.Pilates nell’ impostazione del proprio insegnamento. In seguito, altri importanti personaggi della danza presero il metodo Pilates come riferimento per il loro allenamento base.
Nel 1923 J.H. Pilates decise di partire per gli Stati Uniti d’America. Giunto a New York aprì uno studio assieme alla moglie Clara e cominciò a codificare la sua tecnica; la prima parte era incentrata esclusivamente sul Mat Work, ovvero una serie di esercizi eseguiti a corpo libero su di un materassino.
Questo programma venne codificato in un libro chiamato Contrology, nome originario che lui stesso coniò per la sua tecnica. Il lavoro comunque non si ridusse alla codificazione degli esercizi ma si estese al perfezionamento di particolari attrezzi.
J.H.Pilates morì attorno agli anni Sessanta. Il suo studio di New York fu rilevato da Romana Kryzanowska, allieva di J.H. Pilates ed insegnante del metodo da decenni, mentre alcuni tra i suoi primi allievi, come Ron Fletcher e Kathy Grant aprirono altri studi.